sabato 19 ottobre 2013

Gli stranieri ci rubano il lavoro, i comunisti mangiano i bambini e i vicentini mangiano i gatti



Io lo so che non dovrei.
Lo so che parlare con gli idioti non può dare soddisfazione.
E' tipo quando sbatti il migliolino nello spigolo, maledici il comodino e tutta la sua stirpe, ma mica ti fa meno male.
Però non puoi farne a meno, devi imprecare, devi maledirlo.

Ho avuto un interessante scambio di opinioni con un idiota dement bestiarara coglion tipo.
Uno di quelli "stranieri a casa vostra", "in italia solo gli italiani", "con tutti i soldi che gli danno" e così via.
Uno di quelli che poi ti fanno pure PENA perchè l'ignoranza se li mangia vivi, perchè sono limitati, perchè non conoscono che l'orticello di casa loro.
Poveri porci è la frase che ti viene in mente quando li leggi.
Poi ti senti in colpa e chiedi scusa.
Ai porci.
Per proteggere la sua privacy il tipo con cui ho parlato sarà abbreviato in PP.
Da povero porco

PP: Se vai in un paese straniero,vieni trattato da straniero e ti devi - giustamente - adattare alle usanze locali. Questi animali invece vengono qui consapevoli della bambagia che loro viene accordata da certi politici.

IO: Che benefici PP? Essere rinchiusi in un centro che può contenere 300 persone e ne contiene invece 700? 
E poi, PP, meglio essere animale che bestia.

PP:  beh e tutti i vari sussidi e contributi economici pro "migranti"?Quando ci stanno italiani alla fame sfrattati che vivono in macchina? Ma fatemi un piacere 

Io: Tipo? Linkami qualcosa, fammi degli esempi

PP:  fai almeno la fatica di documentarti cazzo... la Rete ne è piena. Adios 

Io: eheh Matteo, ci lavoro con gli immigrati. Proprio per questo ero curiosa di sapere di quale enorme documentazione tu disponessi.
Adios.
Devo aggiungere anch'io qualche parolaccia o va bene così?


PP: ogni tanto" i quotidiani online ne parlano sai eh?! ...poi se tu continui a sostenere gli islamici che sgozzano la gente, beh de gustibus 

Io: Gli islamici sgozzano la gente.
 I comunisti mangiano i bambini e i vicentini mangiano i gatti.
 Mi pare che il livelo della discussione sia questo.

PP: Fai finta di non capire? Ti auguro di non farti stuprare da qualche islamico.

Io: Stuprare? non erano quelli che sgozzavano?

I quotidiani on line. Che dolce.
Non sa nemmeno che esistono delle fonti attendibili. Report, siti specialistici. Mi ha incollato un link di un sito che si chiamava tipo piovegovernoladro.


 Come se io gli linkassi ancheipuffihannoilorodiritti.it.
La domanda sorge spontanea: ma ne esistono ancora?
Ma quanti idioti può contenere un solo mondo?


Queste cose le ho lette tralaltro su un sito per andare a lavorare all'estero.
Fatemi capire.
Noi italiani, che abbiamo scelto governanti dimmmerda, che non ci siamo mai ribellati, che ci siamo schierati dove soffiava il vento, che ci siamo anche adagiati su questa crisi (gente che lavoro non ne cerca e non ne vuole, dice che non ne trova), abbiamo tutto il diritto di andare OVUNQUE a cercare fortuna, di andare in Africa a sfruttare beni non nostri, di sfruttare la forza lavoro, di importare beni a prezzi stracciati, però loro no.

A casa loro.
Loro che si ribellano, che lottano, che sopravvivono, che scappano dalla guerra.

Un altro tizio della stessa pasta si lamentava del fatto che agli immigrati di lampedusa avessero distribuito delle tute. Ha detto che oh, ne aveva bisogno pure lui.

Quando una volta mi trovavo a Beira e stavo svenendo sotto il sole impietoso durante una riunione, una contadina che non aveva NIENTE, ma niente non inteso come "non c'ho l'aifonne, non c'ho le hogan, voglio morire", niente di niente, mi ha dato il suo cappello per ripararmi.
A me.
La straniera.

Facciamo una cosa.

Tizio della tuta? Te la compro io. Ti butto a mare di notte e se sopravvivi ti do la tuta.
 

Tizio degli animali?
Stai a casa tua.
Muratici.


Fai questo favore al mondo.



mercoledì 16 ottobre 2013

Perchè io viaggio

Dovete sapere che un mio amico mi chiama ironicamente Signorina Gps e un altro mi dice che ho il senso dell'orientamento di un piccione viaggiatore.
Morto.
A casa mia il senso dell'orientamento è stato distribuito in parti uguali tra mio padre e i muri.
Io ne ho un po', poco, quello per la stretta sopravvivenza.
Mia madre e mio fratello appartengono a quella categoria umana che girata 3 volte su se stessa non trova la porta.
Della propria stanza.
Dopo questa doverosa premessa, dovete sapere che sono andata a trovare un'amica, che abita in un paesino a 29 km da qui.
Meoddeo.
VENTINOVE km per me sono tipo 19 km oltre le colonne d'ercole.
La terra finisce, si cade giù e tanti saluti.

Però oltre ad essere miss gps sono una che deve assolutamente saper fare ogni cosa, mica benissimo eh, almeno il 6 politico.

E poi ho detto: "ma sticazzi, siamo nell'era tecnologica, uso il tomtom e non lo confesserò mai a nessuno. Fino alla morte".
Quindi salgo in macchina, non mi sono portata l'acqua per decenza e rispetto verso l'umanità pendolare per cui 29 km da casa al lavoro sono identificati come "dietro l'angolo", e prendo il tomtom.
Bene tomtom portami a casadiamica.
Tempo di percorrenza UN'ORA E QUARANTUNO MINUTI.
o.O
Tomtom va bene che sono spratica, ma mi pare eccessivo.
141 km.
Devono avere sposato casadiamica o il mio tomtom è pazzo.

Uso per cui il cellulare.
Ma anche il vostro navigatore è ignorante?
Il mio ha portato avanti una personale lotta contro gli accenti.
"Gira in via Erodòto, dritta per via Màrconi, Via Cicèrone"...
Ma di chi è la voce? Di NatashadaRRussiah?

Comunque ovviamente mi sono persa, perchè il mio navigatoredemerda perdeva il gps in due momenti:
a- in prossimità degli incroci;
b- là sui monti con Annette, che se ti perdi o impari a belare per chiedere informazioni o ti spari e aspetti che facciano una battuta per cercarti.

Ad un certo punto sono arrivata in un paesino che secondo i miei sensi da ragno era casadiamica, ma non mi pareva giusto fermare una persona a caso e chiedergli "Buongiorno, siamo a casadiamica?", per cui ho chiesto "sa dove sono le POSTE?".
Che almeno mandavo una lettera alla mia famiglia e tramite il timbro postale potevano risalire al luogo in cui m'ero persa.

Comunque ho trovato casadiamica, abbiamo bevuto il the, parlato di lavoro e poi me ne sono andata.
Col buio.
Di NOTTE (19.30).
Prima di uscire ho fatto la pipì.
Così, per una sicurezza interiore.

Ho ripreso il navigatore, fatto un bel respiro e iniziato il VIAGGIO.
Non si vedeva una ceppa La visibilità era notevolmente ridotta, la strada fa schifo, mi aspettavo che da un momento all'altro uscisse dai cespugli un bigfoot o un animale mitologico random.
Se avete sentito riecheggiare delle bestemmie erano quelle dell'omino dietro di me quando:
A- rallentavo all'improvviso perchè perdevo il gps;
B- sbandavo perchè guardavo il cell;
C- mettevo la freccia a destra e andavo a sinistra;
D- mettevo la freccia a sinistra e andavo a destra;
E- tutte e 4 le cose insieme.

Tutte le volte però mi premuravo di aprire il finestrino e urlare nella notte: MI DISPIACEEEEEEEEEEEEE; MI SCUSIIIIIIIIIIIII; NON VOLEVOOOOOOOOOOOOOOO; MI SONO PERSAAAAAAAAAAAAAAA; mi perdoni perchè non so quello che faccio.
Sul serio.

In macchina ho messo la musica truzza, perchè mi dava potenza.
Quindi immaginatevi quant'ero figa mentre con la musica a tutto volume chiedevo scusa alla gente, cantando "Can't get you out of my head".
Andando a 20 km orari in versione vecchia appiccicata al vetro per leggere i cartelli.

Appena ho visto la periferia di valledilacrime ho tipo pianto.
Ho addirittura messo la terza.
E sono entrata in città, trionfante, maledetta da metà degli automobilisti della provincia, cantando:



Io però ho evitato di leccare le palme e stuprare i bambù.



lunedì 7 ottobre 2013

Colloqui di lavoro e porcherie varie

Ciao, sono Giovanna e faccio le riunioni del 3° tipo.
Ciaaaaaaao Giovanna.

Giorni fa (ma tanti eh, è un post riciclato) ho avuto un pomeriggio veramenDe interessante e stimolante.
Ho avuto una riunione, prescindendo dalla stessa vi racconterò dei soggetti che ne facevano parte.
M'arriva una tipa, neolaureata in giurisprudenza, praticante, vestita come nonna papera.
Ok, va bene, io vestirò come una 15enne, quindi come nonna Papera dal mio punto di vista.
Dal vostro, come la zia vecchia che, causa cataratta, non vede i vestiti.
La tipa si atteggia a donna di grande cultura ed esperienza, arriva con la the bridge d'ordinanza e tira fuori un notes 1° classe.
Ammazzatemi vi prego.
Ci dev'essere stato un paradiso dei laureati in legge che, mangiato un codice civile, sono stati espulsi e informati che "avreeeete una the bridge come prolungamento del vostro braccio e scriverete su un'agenda con i continenti stampati sopraaaaah. Posti che non vedrete maaiii in vita perchè avete investito tutti i vostri averi per la pennaaaaa figaaah".
E via tutti sulla terra, senza na lira, ma con la borsa figUa.
Ma perchè è una punizione per tutti i laureati in legge eh?
Trovatemi un laureato in legge che non ha ricevuto la borsa da avvocato.
Nessuno si è salvato.

La guardo e, sentendomi Ally Mc beal, dalla mia borsa africana, tiro fuori il mio quadernino ROSA con una pupetta stampata e un fiorellino.
Professional.
La tipa, che ha un nome che finisce per Y e me lo sottolinea, con la voce di una che dalla nascita si è cibata di soli baci perugina mi dice: "quaaaalsiasiii cosaaa tu abbiaaa bisognooooooo chiamaaaa".
Io, che sono socievole come una roccia di montagna, rispondo: "scusa, per cosa?"
"No sai, io ho già collaborato con loro, ho fatto il corso di INFORMATICA"
Ora.
La guardo, sbatto gli occhi e le rispondo: "mej cojon, sticaz, ah però che bello".
Le chiedo quanta gente frequentasse i corsi e mi risponde: "io collaboro con loro dal 2009" blink blink.
Che c'hai un tic?
Quindi quando mi chiede il numero di telefono, mi sento autorizzata a risponderle: "Stasera? mi vado a ubriacare in spiaggia".
Così per contestualizzare come lei, nsiamai si shocca.
Poi la donnainformatica mi chiede la mail: "nome UNDERSCORE blabla"
"Come?"
"E' il trattino basso"
"Ah si è che non avevo sentito".
"certocomeno @yahoo.it"
"come si scrive yahoo?".
Scusa vado a vomitare e torno.

Io sembravo un lemure ad una riunione di gnu. Ero sconvolta.
Fresca fresca di colloquio, di rispetto, di bella gente, di serietà, guardavo gente adulta pendere dalle labbra di chi può dare lavoro.
Che tristezza.
Che brutto perdersi così, dimenticare chi si è e permettere ad altri di farti sentire così, di farti sentire in una posizione di inferiorità perchè tu chiedi e loro danno.
Non è così, il lavoro è uno scambio di competenze.
Competenze.
Com-pe-ten-ze.
E' sotto la C.
Sono quelle cose che prevedono, per esempio, che una che insegni informatica sappia cos'è un underscore.
Ma dall'Italia sono state bandite.
Insieme alle maggiorenni.

Richiamatemi quando la trovate che io mi sono leggermente urtata.



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