lunedì 15 luglio 2013

La Toscana di pacco, capitolo secondo

Ve l'ho detto che sono partita?
Sono tornata nella toscana di pacco.
Quella dell'anno scorso, quella del fotografo e della tipa delle poste per intenderci.

Ho finito la settimana scorsa con i nani e con le signore straniere che mi hanno fatto commuovere tantissimo.
Nani?
Mi mancate già, mi mancate da un po', mi mancherete quando riacquisterò l'udito.

Comunque, siccome noi lavoratori a collaborazione esterna non ci fermiamo mai, ho finito 5 giorni fa, lavorato per la gloria fino a venerdì, e ripreso lunedì.

Che poi sta cosa della collaborazione esterna fa propio figo se ci pensate.
Tu cosa fai?
Io sono una collaboratrice professionale esterna.
Fa figo.
Uno non ci pensa che fa anche povertà estrema.

Ma invece no, noi non siamo poveri, quando ho tentato di non pagare il ticket perchè vivo con mia nonna ed eravamo una disoccupata e una pensionata, l'omino mi ha detto "eeeeh signorina, voi siete troppo ricche".
Eh sì, l'anno prossimo troverete me e mia nonna sul financial times.

Sono molto contenta di ripartire, perchè mi piace muovermi, perchè conoscerò gente nuova, perchè mangerò cecina come se non ci fosse un domani per molte altre profonde motivazioni.

Il primo giorno, per iniziare con le forti motivazioni, ho mangiato sushi come se non ci fosse un domani o, nel dettaglio, come se non dovessi prendere un treno che mi shakerasse per bene.

Comunque sono arrivata ad Orbetello, piovve tanto perchè quando una ha culo ha culo, e sono arrivata a casa.


Sulla soglia 2 infradito.

Pensavo fosse un rito di accoglienza danese (il mio coinquilino è danese) e invece no.
Il padrone di casa mi dice "cammina scalzo, che buona abitudine".
"A casa mia forse, dove mia mamma lava le piastrele a 90°, ma non nella tua che prendi l'ebola" avrei voluto rispondere, invece mi sono limitata a un "eh" schifato.

 



L'omino, dato che l'anno scorso mi ero lamentata della pulizia della casa, quando ero rimasta attaccata a un piatto, mi ha informata che la casa era P U L I T I S S  I M A.



Si vede che il mio concetto di pulitissima è diverso dal suo. Il mio non prevede le ragnatele.





Il coinquilino danese, che chiameremo Danette per inserirlo nel programma di protezione testimoni che raccoglie tutti i miei studenti, ha 52 anni e ne dimostra 39.
Se non mi sentite più mi sono trasferita in Danimarca.

Comunque in casa, ragni a parte, non c'era nessuno, ho trovato:
 - il coltellino sFizzero sul comodino di Danette, che mi ha messo discreta ansia;
 - un coso per fare i pancakes che mi ha fatto tanta felicità. In ogni caso non è italiano e pensare che si siano portati dietro il mix per pancakes mi fa pensare che siano esseri molto adattabili.

A parte Danette, le nazionalità rappresentate sono: Norvegia, Canada e SFizzera.
Non ho internet per cui vi racconterò non so quando dei miei studenti venuti dal freddo e degli insetti che tentarono di sbranarmi.

2 commenti:

  1. "Collaboratrice professionale esterna"... fa veramente figo! Sai che non ci avevo mai pensato?
    E se pensi che viviamo in una società in cui l'apparenza vale più della sostanza, eccoti spiegato il perché i ministri del lavoro che si sono succeduti in questi anni non hanno fatto nulla per cambiare veramente l'andazzo dell'occupazione giovanile, ma si sono preoccupati solamente di cambiar nome alle varie fregature che ci propinano sotto forma di "contratti di lavoro"... per la serie: il medico che cambia letto al malato per farlo guarire, è da definirsi buon medico?

    PS: è da tanto che non passavo da queste parti... mi sei mancata, bedda!
    Baci

    -Ari-

    PPS: ma Danette è bono?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ari cambiano i nomi dei contratti, ma resta la fregatura. Niente ferie, niente malattia, gravidanza, assicurazione, niente di niente.

      Danette ha 52 anni ;)
      Per il resto darei un braccio per arrivare a 52 anni e dimostrarne 35 come lui :P

      Elimina

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