giovedì 29 settembre 2011

Io mamma (ma propriA)


La mia amica francese s'è riprodotta con successo.
Ha sfornato un nanetto bello e allegro e ha salutato Morfeo con la manina.

Lei è chiaramente distrutta, non dorme, si sente mucca e ha comprato una serie di accessori che riproducono il mare, la pioggia, la neve, la grandine, la bora e che dovrebbero rilassre il bambino.
O trasformarlo nel colonnello Giuliacci.
La mia amica nr.2 le da una mano, prende il nano con un sol gesto, lo addormenta, gli fa fare il ruttino, e tutte quelle cose di cui la gente sotto i 50 cm necessita.

E poi ci sono io...
Utile come i moon boot in estate.
Io sposto il nano solo se munito di appositi sostegni: ovetto, passeggino, culletta, seggiolino, insomma non lo sposto se non è legato da qualche parte.
Lui lo sa, mi guarda male e tutte le volte che siamo soli inizia a piangere.
E a me viene l'ansia...
Inizio a dirgli cose tipo: tipreotipregononpiangereabbipietà e inizio a raccontargli le cose.
Lui mi sente parlare e si appassiona. Solo che quando ho l'ansia mi vengono i sunti delle favole.
Tipo: c'era una volta una bambina con un mantello rosso, è andata nella foresta, il lupo s'è mangiato sua nonna, ma la forestale ha risolto e stanno tutti bene.
Oppure: c'era una volta una rincoglionita che una cosa non doveva fare, una, toccare cose puntute. Siccome era un premio nobel per la scienza ha toccato un fuso, è svenuta e ha aspettato il principe più ossigenato della storia.
O ancora: c'era una volta Cenerentola, una che non credeva nei servizi sociali, che aveva due sorelle brutte come la peste, un piede che manco le cinesi, ma poi trova un figone che se la sposa e tutti vissero felici e contenti facendo il gesto dell'ombrello.
E così via...

Capite bene che, prescindendo dall'educatività delle storie, durano troppo poco.
Per cui inizio a parlargli dell'unione europea, del mio lavoro, dei miei amici, dei miei problemi esistenziali.
Manca poco e gli racconterò la mia prima esperienza sessuale.

Lo so che state pensando che sia un essere umano ignobile che non vuole toccare il bimbo.
Non è così.
I bambini troppo piccoli mi mettono ansia, ho paura di romperli, gli devo tenere la testa, le mani, i piedi e mi manca sempre la 15esima mano.
La mia amica mi dice: "prendilo come prendevi cicciobello".
Ora.
Ho omesso di dire che io tiravo cicciobello per i piedi, avevo un bambolotto a cui continuavo a toccare la pancia perchè diceva "ahi ahi bua pancino" e avevo una schiera di bambolotti malati.
Baby bua, bambola che prima TU STESSA ferivi e poi curavi. L'apoteosi del sadismo.
E tondo morbillo, bambolotto del peso specifico di 200 kg che distribuiscono ai soldati statunitensi come arma da difesa, che curavi dal morbillo e poi si riammalava con temperature fresche.
Ecco, io lo mettevo in frigo per accelerare la malattia.

Sarò una madre orribile...

2 commenti:

  1. Io ad un capo del mondo.
    I bimbi all'altro capo.

    D.

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  2. Ti hanno tatuato su: "Tenere lontano dai bambini al di sotto dei 25 anni?" :D

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