mercoledì 20 luglio 2011

Cara sfiga ti scrivo

Cara sfiga,
io e te dobbiamo parlare.
Mica per niente eh, io non è che mi lamento delle mie sfighe, le affronto col sorriso in bocca e l'antalgil in borsa.
Però n'attimo eh.
Il mondo è pieno di gente, mica ci sono solo io. Sarebbe carino dividere la sfiga, a me va pure bene 80% io e 20% il mondotutto.

Ho un mal di denti mostruoso, probabilmente ho un ascesso o forse una pulpite, cosa dal nome assurdo che fa pensare ad un polpo.
'Mpiccicato nel dente invece che 'mpiccicato e basta come in genere succede con i bipedi locali.
La cosa bella dell'ascesso è che mi sta permettendo di provare droghe nuove ed eventuali, nel tentativo disperato di farmi passare il dolore.
Nel ricordarvi che ho la lingua bucata, vi informo che ho una soglia del dolore discretamente alta e se io dico che fa male, vi assicuro che fa male.
Nella disperazione ho perciò preso una compressa di ibuprofene.
Dopo, 2 compresse di ibuprofene.
Dopo, 2 compresse di ibuprofene e un oppiaceo.
Dopo, 2 compresse di ibuprofene e due oppiacei.
Tutto unito a 3 compresse di antibiotico da 1 gr.
Dovrei essere svenuta di schianto o almeno vedere Brad Pitt nudo che fa l'hula-hop in camera mia e invece niente, la disperazione.
L'unica cosa che mi da sollievo e l'acqua.
Praticamente passo il tempo a bere e fare pipì, sono l'essere umano meglio idratato del Mozambico.
Del Piero e il suo uccelletto mi fanno un baffo.

Quando una è disperata in genere va su google e gli parla dei suoi problemi.
E google risponde, che nemmeno un terapeuta è così sollecito.
Mi informa perciò che, come rimedio casalingo può essere utile l'applicazione di chiodi di garofano o di aglio.
Dato che chiaramente casa mia brulica di chiodi di garofano, è domenica, non ho idea nè di come sia fatto un chiodo di garofano nè di come si dica in portoghese, decido di passare all'amico aglio.
Perchè naturalmente mica poteva essere la violetta o la menta, che oltre al sollievo ti danno la possibilità di continuare ad avere rapporti sociali, no, l'aglio.

Vi devo dire però che ora so di bruschetta, ma la vita mi sorride un po' di più.

Però amica sfiga, io so di essere un pochino rincoglionita, un pochino svanita, un pochino poco attenta ai dettagli spigolosi, un pochino cieca e tutto quello che vuoi. Lo capisco che lo fai per me, per farmi godere poi le piccole fortune che mi da la vita.

Però passi la salmonellosi con analisi micidiale, passi il volo in versione supergirl dei poveri, passi lo stiramento del tendine conseguente alla caduta, passi il mal di denti...

... però essere tamponata mentre mi vado a fare l'analgesico intramuscolo mi pare un ciccinin esagerato...
Ecco.
E no, se lo volete sapere non mi sono nemmeno fermata (qui non esiste che una donna si fermi di notte ad un incidente), ho guardato malissimo l'omino in moto che mi aveva tamponato, ponderato seriamente di fare marcia indietro, e sono ripartita a 100 km/h brandendo la mia siringa della gioia.
Nessuno, nessuno, poteva mettersi tra me e il tora-dor.

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giovedì 7 luglio 2011

Vita spericolata

Siori e siore... caddi.
E giacqui proprio, non ci ho pensato minimamente a risorgere.
Un paio d'ore fa, alla consueta festa del mercoledì, ho spiccato il volo da un gradino.
Così per movimentare la serata.
Mentre chiacchieravo allegramente, ho mancato un gradino/preso una pietra/avuto un attacco di labirintite/un cedimento strutturale osseo per vecchiaia, insomma cappottai.
Spargendo peraltro posate in ogni ddove.
Stavo infatti trasportando le posate (tutto sommato ce la potevo fare) dalla cucina al giardino e le ho seminate durante il volo.
L'atterraggio, non proprio piacevole, è stato chiaramente sul terriccio pietroso (ogni pietra quanto la mia faccia) sottostante.
Il mio ginocchio sentitamente ringrazia.

Tralaltro, per evitare la figura di merda, mi sono alzata tipo Houdinì dopo un triplo salto carpiato e con la leggiadria di quelle del circo che scendono da un cavallo bianco di 9 metri con un microvestito che non si sposta, mentre il mio leggins ha scoperto vie nuove e poco battute del mio corpo, ho fatto un inchino alla gente che mi guardava chiedendosi se ero morta.
La cosa assurda è che non hanno riso. Cioè io mi sarei sfottuta per almeno i 3 mesi a venire.
Invece no, loro no, si sono avvicinati per vedere se ancora mi muovevo.
Poi, siccome dovevo fare la sexy, a parte urlare c**zo mentre volavo (tanto tra olandesi, sudafricani, americani, brasiliani, senegalesi, francesi, ecc) non mi capiva nessuno, mi sono alzata MENTENDO spudoratamente sull'entità del danno.
"Ti sei fatta male?"
"io? no, no, guarda io ALMENO una volta al mese mi lancio da un gradino sui carboni ardenti."
"Cazu, certo che mi sono fatta male, sono caduta, che t'è sfuggito???"
Ma no, ho fatto la sensual e ho continuato a camminare secchisi, imprecando in silenzio contro la mia medesima demenza.
Resoconto della mia sensualità:
- un ginocchio gonfio e masticato;
- un braccio blu causa analisi;
- un piede gonfio.

OVVIAMENTE il piede malato è il sinistro, il ginocchio è il destro, ERGO manco zoppico proprio non deambulo...
Il fatto che però nello stesso luogo siano cadute altre 4 persone mi consola.
Non sono totalmente rincoglionita.
O più semplicemente Dio li fà e poi li accoppa e ci si sceglie fra noi persone tanto speciali.

Adesso scusate vi lascio ma, come Marylin dormiva con 2 gocce di Chanel, io vado a fare il bagno nel disinfettante per il ginocchio, lasonil per il piede, pomata xyz per il braccio e acqua santa per tutto il resto.

E' stato un piacere.
E guardate che vi vedo.
Lo so che ridete.


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