giovedì 21 aprile 2011

Quelimane

Come tutte le brave persone, sono andata in ferie.
Il 7 era vacanza e m'è sembrato giusto espatriare per volontà propria e non per evitare l'arresto.
Tra mercoledì pome e giovedì avevo programmato la partenza, per cui, dato che lassù qualcuno mi ama propriA, mercoledì mattina ha iniziato a piovere.
E non ha mai più smesso.
Ma mica piovere poco, son caduti alberi, strade, ponti, animali, mucche e i miei vestiti profumano tutti di lillà morto.
Mercoledì pome partiamo comunque per Caia, ridenDe microvillaggio a 6 ore da Beira.
Il giorno successivo, Dia da mulher moçambicana che non vi traduco perchè credo in voi, sfiliamo con le donne mozambicane con le capulane (stoffe) tipiche.
Così per perdere la dignità in maniera alternativa.
Ovviamente mettersi la capulana SEMBRA facile, ma in realtà richiede anni e anni di esperienza ed è la maniera per distinguere gli africani dal resto del mondo.
L'equivalente della cagna che aveva fatto 7 cuccioli tutti senza coda insomma.
Se la metti stretta zompetti come un pinguino, se la metti larga ti denudi al 2° passo.
Il desfio va bene, ci sono 41° per cui è una gioia passeggiare sotto il sole con una stoffa 120% sintetica. Che se ci toccavamo fra di noi morivamo per autocombustione.
Giovedì stesso prendo il bus per prosegure per Quelimane con la mia amica sFizzera.
Zompettiamo felici per Quelimane e siamo tutte contente di vedere palazzi abbattutti diversi da quelli di Beira.
Il giorno dopo inizia a diluviare.
Ma non ci diamo pervinte, zompettiamo, lei con l'ombrello io con San K-way da Roma, vediamo uno spettacolo di canto e ballo tipico probabilmente organizzato per noi, tutti ci trattano bene e noi siamo contente.
Umidicce ma contente, che pare che a Beira ci tirano le pietre.
Il viaggio prosegue sotto l'acqua e finisce sotto il sole come ogni persona fortunata sa.
Prendiamo il bus per tornare domenica.
Alle 5.30.
Io, la sFizzera, il mondo tutto e 12 galline che pascolavano in libertà.
Stesso profumo di lillà di cui sopra.
Dopo 9 ore vedevo la gente morta e io che ho problemi con i polli, ho deciso che mai diventerò vegetariana e che se lo diventerò i polli saranno considerati alla stregua delle patate, quindi commestibili.

Arrivate a Beira la mia sFizzera preferita tira su la scarpa, dice l'equivalente spagnolo di "porca tr**a" e mi mostra la scarpa.
Dentro la quale aveva cagato una gallina.
Mi viene una paresi, evito di ridere capendo il suo sconforto e dico,in italiano "che schifo".
E penso che i polli, tutto sommato, conquisteranno il mondo.

Scarpa dopo scarpa...


L'adunata al bus.
Vi prego di fare attenzione alle ruote















Lambrusco, il cane che ha afilato con noi.
In mozambico gli animali si chiamano come i desideri dei cooperanti...














Tramonto al porto di Quelimane













La mia compagna di viaggio















Nonci crederete ma è un taxy.
Sotto il diluvio...









Le nostre eroine alla sfilata

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...