martedì 16 marzo 2010

La corte dei miracoli

Il mio 2010 continua a brillare, ma un brillio che non vi dico.
Per cui mi pare giusto dare sfogo alla mia "simpaticità".
Nei periodi che parafrasando (si parafrasando vi assicuro) potremmo serenamente definire di merda, emergono, a completamento, misteriose figure.
Mezzi uomini e mezzi scassa palle.
Emergono così creature mistiche, 8enni vestiti da adulti, gente in confusione mistica o meno mistica, gente che impiega 10 minuti a decidere se "ci si" o "si ci", estimatori di intimo altrui e tanti bei pazzi.
Un'allegra corte dei miracoli insomma. Manca il gobbo di notre dame e siamo tutti.
Aggiungete che il vostro migliore amico si sta laureando e non è carino raccontargli i vostri cazzi giacchè il pover uomo ne ha per voi e la palazzina vostra, e avrete il quadro completo.
Sono questi i periodi in cui si inizia a pensare che tutto sommato anche la salvaguardia degli ippoglossi arricchirebbe il vostro bagaglio culturale.
Ma l'Alaska è ancora troppo vicina.

La permanenza nella valle di lacrime non aiuta.
Vivo in un luogo in cui dire che leggi decreta la fine della tua vita sessuale e nei pub incontri gente che ritiene possa avere fortuna nell'informarti che gli piace il tuo perizoma.
Quest'ultima nel caso in cui tu, come il 75% della popolazione mondiale arrivata alla sera, non ricordi che intimo indossi, assume sfumature emozionanti.
Ma è la terra in cui la gente ritiene divertente chiedere "oh ma tu lo conosci quel culo?". Che a te, che con uno del genere non ci condivideresti nemmeno lo spazio aereo, ti s'accapona la pelle.
E poi c'è la gente con il ciclo di default. Quelli che si offendono se non scondinzoli quando li incontri.
E se tenti di scappare, il cielo ti punisce.
Proprio il cielo peraltro, manco per interposta persona.
Una giorno una ragazza esaurita voleva tornare da Palermo (mica dalle Canarie eh, che uno dice beh ti sei divertita ora soffri).
Con l'umore di una che sta andando a fare una gastroscopia stava tornando a casa; Palermo- Agrigento, niente di strano, niente di nuovo, niente di eccezionale.
C'era pure un film "palermo- Milano"; io la potevo fare per i tempi.
Sono stata sequestrata sul bus, causa pioggia, per 5 ore.
E senza Raul Bova.

Questo a dimostrazione del fatto che la sfiga non ha mai fine.
Perchè quando ti sembra di avere toccato il fondo, ti informano che c'è il sottoscala.
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